Albemarle:Massimilla (Albemarle) a Il Sole 24 Ore: “Blockchain? Una rivoluzione dirompente quanto quella di Internet”

28/02/2021
“La blockchain? Un’innovazione dirompente, come in passato lo è stato Internet”. Non ha alcun dubbio Massimo Massimilla, che in qualità di responsabile delle strategie alternative di Albemarle Asset Management ha lanciato insieme all’advisor Eterna Capital un fondo di venture capital per investire proprio in società che utilizzano tale tecnologia. La blockchain è un registro decentralizzato di transazioni: non si affida ad un unico server, bensì ad una catena (chain) di server. Una soluzione particolarmente utilizzata nel fintech, poichè offre maggiori garanzie in termini di cybersicurezza, cyberdifesa, affidabilità e scalabilità. Ad esempio, le criptovalute – la più famosa delle quali è il Bitcoin (che negli ultimi tempi ha raggiunto quotazioni stellari) -, monete digitali decentralizzate per eccellenza, si basano sulla blockchain.
Ma le applicazioni di questa tecnologia, come spiega Massimilla in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, non si limitano al solo mondo finanziario: “A Milano c’è una società, Suppy@Me, che usa la blockchain per finanziare i magazzini delle imprese: una società che ha mille forme di formaggio in magazzino, per fare un esempio, le registra nella blockchain che crea mille asset digitali, uno per ogni singolo formaggio; a questo punto questi asset possono essere usati per operazioni finanziarie, ad esempio per realizzare dei pronti contro termine. Le banche finanziano le fatture, ma non il magazzino. Ma con la blockchain si può fare anche questo”. Dalle forme di formaggio ad altri beni, il passo è breve. “In futuro questa tecnologia potrà essere usata per saltare l’intermediazione immobiliare – aggiunge Massimilla – Ma esiste anche una blockchain che trasforma in asset negoziabili gli oggetti d’arte e offre la possibilità di comprare un ‘pezzo’ di un’opera”.
Secondo il World Economic Forum, d’altra parte, entro il 2025 il 10% del Pil globale potrebbe essere generato da beni e servizi che passeranno attraverso le blockchain; secondo Bain & Company entro il 2026 questa tecnologia potrebbe far aumentare i volumi del commercio globale di 1.100 miliardi di dollari, mentre McKinsey prevede che ogni anno possano essere risparmiati 4 miliardi di dollari applicando questa tecnologia ai pagamenti tra vari Paesi.