In Italia e in altri paesi industrializzati, le persone trascorrono circa il 90% del proprio tempo al chiuso, in ambienti dove l’aria può essere anche 5 volte più inquinata rispetto all’esterno. Il periodo post-pandemico ha lasciato nelle persone la consapevolezza e la necessità di vivere in un ambiente salubre e confortevole dove un ruolo cruciale lo giocano il comfort domestico degli ambienti indoor e l’efficientamento energetico.
Questo ha portato alla diffusione dello smart building, ovvero la connessione digitale e automatizzata grazie a IoT e domotica degli edifici residenziali e degli uffici, che diventano così capaci di monitorare i parametri di qualità dell’aria e di gestire in modo automatizzato gli impianti che rendono salubre uno spazio indoor. Nel solo mercato dei sistemi di VMC (Ventilazione Meccanica Controllata), si prevede un aumento di circa 3 milioni di sistemi installati in Europa nel 2026, circa il triplo degli attuali.
Da queste premesse si può quindi dedurre che il monitoraggio costante della qualità dell’aria, del rumore e della luminosità negli ambienti chiusi, nonché il controllo automatizzato degli impianti coinvolti nella loro gestione (condizionamento, riscaldamento e ventilazione), sono un requisito fondamentale per la salute delle persone.
Per queste ragioni, SIT multinazionale quotata al segmento Euronext Milan di Borsa Italiana che crea soluzioni intelligenti per il controllo delle condizioni ambientali e per la misurazione dei consumi, nella giornata odierna ha annunciato la collaborazione con UpSens, PMI innovativa con sede a Trento appartenente al Gruppo Optoi specializzata nello sviluppo di dispositivi per il monitoraggio di parametri ambientali indoor, sia di tipo standard che custom, con una competenza specifica sulla qualità dell’aria. Nello specifico, SIT entra nel capitale di UpSens. L’operazione si è perfezionata attraverso un aumento di capitale di UpSense al termine del quale SIT detiene una quota pari al 10%.
“Il controllo della qualità dell’aria negli ambienti chiusi è elemento centrale della mission di SIT sin da prima della pandemia. Questo è un aspetto che incide moltissimo sulla qualità della vita e mai come ora le persone se ne rendono conto” ha detto Federico de’ Stefani, Presidente ed Amministratore Delegato di SIT, “Questa consapevolezza ha fatto spazio ad investimenti, anche grazie ai bonus governativi, in soluzioni di depurazione dell’aria da un lato ed efficientamento energetico dall’altro, per non disperdere il calore generato, oggi così costoso. Per cogliere le opportunità in questo segmento di mercato – continua de’ Stefani – abbiamo trovato in UpSens un partner competente che condivide la nostra mission. Vogliamo giocare un ruolo da protagonisti nella transizione energetica, creando soluzioni che possano davvero fare la differenza nelle vite di tutti noi e che siano in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e le politiche di salvaguardia ambientale”.
“I sensori e le tecnologie innovative per la misura della qualità dell’aria negli ambienti in cui viviamo sono diventati sempre più importanti negli ultimi anni. Questa visione, rafforzata dalla nostra sensibilità in tema di benessere e salute, unitamente all’attenzione per la sostenibilità, è la motivazione per cui abbiamo concepito UpSens” ha commentato Alfredo Maglione, Presidente di UpSens e del Gruppo Optoi. “La partnership societaria con un gruppo come SIT ci onora. Sono convinto che la nuova compartecipazione permetterà ad entrambi di rafforzarsi reciprocamente e crescere nei settori del monitoraggio ambientale, e in particolare nei sistemi di qualità dell’aria attraverso gli impianti di Ventilazione Meccanica Controllata. Il mercato richiede sempre più sensori anche per queste applicazioni – continua Maglione – e UpSens può fare affidamento sulla capacità del Gruppo Optoi di sviluppare e produrre internamente sensori”.